La città di Lonigo, con i suoi 16mila abitanti, sorge tra i colli Berici e porta con sé una lunga storia di invasioni e contese.

Già nel II secolo a.C. i romani stabilirono la loro colonia nelle terre leonicene, come dimostrato da alcune lapidi ritrovate nella località. Nel IX secolo, a seguito delle prime scorrerie degli Ungari, parte della popolazione si rifugiò nel centro di Lonigo, costruendo come fortificazione un vero e proprio castello. Il castello dei Malacappella era circondato da un ampio fossato, disponeva di ponte levatorio e numerose “canipae” sotterranee per assicurare riparo e sussistenza per lunghi periodi a più di 1500 persone.

Verso la fine del XI secolo la città di Vicenza acquisto il territorio di Lonigo. Fu però soggiogata nel 1266 da Padova e successivamente nel 1311 dagli Scaligeri. Cangrande della Scala, abile conquistatore e scaltro politico, fece restaurare il castello, riconoscendone l’importanza dal profilo militare. Nel 1404 Lonigo legò per quattro secoli il suo destino a quello della Repubblica di San Marco.

Dopo la caduta della Serenissima, nel 1797 Lonigo fu ceduto da Napoleone, insieme al resto del Veneto, all’Austria, la quale mantenne il suo dominio fino al 1866, anno dell’annessione al Regno d’Italia.

L’Ottocento fu il secolo di massimo splendore per il paese quando, grazie alla presenza dei Principi Giovannelli in Villa San Fermo, divenne la capitale del Basso Vicentino con i suoi teatri, l’Ippodromo per le corse dei cavalli e una vita culturale vivace e dinamica.

Il suo nome misterioso

L’origine del nome della città non si conosce con precisione. Secondo alcuni storici il termine nella forma “Leonicus” risale in un atto notarile del X secolo; secondo altri il nome deriverebbe dalla costellazione del Leone, in quanto agosto sarebbe stato il mese della sua fondazione.

I palazzi Pisani

Lonigo fu sede di importanti casati come quello dei Pisani che commissionarono all’architetto Andrea Palladio la costruzione di Villa Pisani (1544) e nel 1556 fecero erigere Palazzo Pisani, nel cuore del paese, a cavallo delle mura scaligere poi abbattute.
Sempre per volontà dei Pisani, fu edificata su un ameno colle, la Rocca Pisana (1576) su progetto dell’architetto Vincenzo Scamozzi, allievo del Palladio.

Il Teatro Comunale

Riveste particolare valore culturale e architettonico il Teatro Comunale “Giuseppe Verdi”, inaugurato nel 1892, con tre ordini di palchi e logge, caratterizzato da un’acustica perfetta per esecuzioni musicali. Lo stile Liberty e neoclassico degli stucchi predilige i toni del rosa, del verde oliva e del crema. L’illuminazione è resa elegante da campanule in vetro di Murano.

L’imponente Duomo

Il duomo di Lonigo è la chiesa parrocchiale, dedicata al santissimo Redentore, eretta tra il 1877 e il 1895 in stile neoromanico. La chiesa è stata eretta nel luogo in cui sorgeva l’antico castello, di cui rimane un torrione. L’edificio è reso particolarmente suggestivo dalla costruzione in un’area rialzata che gli conferisce ancor più solennità. Splendida la facciata caratterizzata da fasce alterne di scura pietra tufacea e mattoni rossi e dall’enorme rosone. L’interno è solenne, con base a croce latina strutturato su tre navate. Molto particolare l’organo che domina la parte superiore del portone d’entrata sotto l’enorme rosone.

Vino

Lonigo è circondata da prestigiosi vigneti che le conferiscono il titolo di Città Internazionale del Vino. Ospita la Cantina dei Colli Berici, ritenuta la più importante d’Europa, che raggruppa imprenditori agricoli della zona, riuniti in una cooperativa, dove lavorare le uve e vendere i vini ottenuti adottando un unico metodo ed un’unica strategia.

Eventi

Il 25 Marzo si festeggia l’antica fiera dei cavalli, risalente al 1496 da un incredibile episodio avvenuto presso il Santuario della Madonna dei Miracoli. Questa fiera è l’appuntamento più atteso dell’anno, un’ampia vetrina per tutti i settori, dalle macchine agricole all’artigianato, dalla pietra-arredo al giardinaggio.

La più antica Fiera di Lonigo cadeva il 25 luglio, dedicata a San Giacomo attiva già dal 1100. Negli ultimi anni, per ridare valore a questa antica tradizione, tutti i venerdì di luglio la città si anima di eventi, negozi aperti fino a tardi, street food e parco divertimenti.

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